Opinioni

Buon compleanno Chelsea Manning (di nuovo)

Chelsea Manning ha la mia età. Chelsea Manning è la whistleblower che consegnò a WikiLeaks alcune tra le più importanti rivelazioni pubblicate dall’organizzazione di Julian Assange a partire dal 2010

Philip Di Salvo
3 min readDec 17, 2016

Di Philip Di Salvo

Ogni anno, il 17 dicembre, scrivo qualcosa per Chelsea Manning. Ogni anno, il 17 dicembre, Chelsea Manning compie gli anni. Ogni anno, dal 2010, Chelsea Manning compie gli anni in carcere. Oggi Manning compie 29 anni ed è il suo settimo compleanno dietro le sbarre. Ne aveva 22 quando venne arrestata. Oggi anno, Chelsea Manning ha la mia età. Chelsea Manning è la whistleblower che consegnò a WikiLeaks alcune tra le più importanti rivelazioni pubblicate dall’organizzazione di Julian Assange a partire dal 2010. A Manning dobbiamo, ad esempio, il video Collateral Murder, i file sulle guerre in Afghanistan e Iraq e il corpus di documenti diplomatici noto come Cablegate.

Chelsea Manning, per essere stata una fonte giornalistica, è stata condannata a 35 anni di carcere nel 2013, dopo aver atteso l’inizio del processo a suo carico per tre anni, parte dei quali passati in isolamento e in condizioni che l’Onu ha definito come “tortura”. Il giorno dopo la formulazione della sentenza, Manning ha reso pubblica la sua volontà di essere identificata come una donna, di aver adottato il nome di Chelsea e di aver dato inizio alla sua transizione di genere. Nulla, negli ulimi 6 anni dietro le sbarre non è stato una battaglia per Manning, compresa la possibilità di veder riconosciuta la sua identità. Il 2016 è stato l’anno peggiore da quando Manning è finita in carcere: Chelsea Manning ha infatti tentato il suicidio in due occasioni ed è stata punita con l’isolamento. Punita per aver cercato di uccidersi. Uno sciopero della fame ha portato l’esercito a dichiarare che a Manning sarà concesso proseguire la sua transizione con la chirurgia.

Lo scorso settembre ho intervistato Chase Strangio, l’avvocato di Aclu che segue Chelsea Manning, e rispondendo alle mie domande, Strangio ha descritto così l’attuale condizione della whistleblower in prigione:

“Chelsea è ancora soggetta alle restrizioni maschili note e, ancora, i suoi libri e altri averi continuano a essere controllati e a volte sequestrati se, per esempio, non ci scrive immediatamente il suo nome. Le restrizioni sui capelli sono particolarmente dolorose e dannose perché Chelsea le ha combattute per anni e questa situazione è un ricordo costante di come la sua punizione venga insieme alla cancellazione della sua identità di donna”.

Non ci sono novità sostanziali nella vita di Chelsea Manning: la richiesta di appello è stata presentata a maggio, mentre lo scorso novembre Manning ha chiesto la commutazione della pena (non il perdono) e che le venga riconosciuto il tempo già trascorso in carcere. Una petizione su We The People per chiedere la medesima cosa ha raggiunto le 100mila firme e la Casa Bianca è ora obbligata a rispondere. In una lettera, Manning ha spiegato le sue ragioni. Difficilmente ci sarà una risposta positiva, dato che l’amministrazione Obama ha già respinto ogni richiesta di clemenza nei confronti di Edward Snowden ed è stata draconianamente severa nei confronti dei whistleblower.

Ogni anno, il 19 dicembre, scrivo qualcosa per Chelsea Manning. Ogni anno, non ci sono notizie particolari da riportare. Ogni cosa, in questa vicenda, è attesa e sofferenza, un incubo che non sembra avere fine. Ogni anno scrivo qualcosa per Chelsea Manning perché non si corra il rischio di dimenticarsi di lei. Buon compleanno, Chelsea Manning.

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Philip Di Salvo
Philip Di Salvo

Written by Philip Di Salvo

Researcher and journalist. Twitter: @philipdisalvo

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